Il telerilevamento è un sistema di acquisizione delle immagini che potrebbe sembrare relativamente recente, ma non è così.
Le prime testimonianze di questa tecnica sono quasi contemporanee alla nascita della fotografia: è il 1840, infatti, quando le macchine fotografiche venivano utilizzate a bordo delle mongolfiere per acquisire immagini del territorio dall’alto.
Ai primi del Novecento, intorno al 1910, il farmacista tedesco Julius Neubronner, che usava dei piccioni viaggiatori per “spedire” i suoi medicinali da una città all’altra, legò ai suoi volatili delle macchine fotografiche di peso e dimensione ridotti (con autoscatti programmati) per scoprire il loro percorso.
È il preludio all’utilizzo bellico dell’aerofotogrammetria, che si iniziò a diffondere nella Prima Guerra Mondiale e fu uno strumento molto utilizzato durante la Seconda. I missili tedeschi V2 vennero utilizzati, a partire dal 1943, come piattaforma e segnarono il passaggio dell’aerofotogrammetria dai cieli terresti allo spazio.
Un passaggio che fu reso ufficiale durante gli anni Cinquanta: è il 1957 quando la navicella spaziale Sputnik rese possibile il montaggio di una macchina da presa su un mezzo che viaggiava nell’orbita terrestre.
Dopo essere stato usato in ambito bellico, il telerilevamento fu sempre più apprezzato anche in altri settori, soprattutto in quello metereologico: i sensori che acquisivano immagini in bianco e nero della Terra furono montati su appositi satelliti a partire dal 1960. Il salto di qualità arriva nel 1972, quando venne inaugurato il primo satellite per telerilevamento, il Landsat. Fra gli anni Settanta e Ottana sensori sempre più tecnologici (CZCS, HCMM, AVHRR) vennero montati a bordo di satelliti e piattaforme, come lo Skylab.
Nel 1999, quasi all’inizio del nuovo millennio, veniva invece lanciato Ikonos, il primo satellite commerciale ad alta risoluzione.
Il mondo del telerilevamento ha continuato a evolversi sempre più rapidamente negli ultimi anni, con un’importante novità.
Fra le piattaforme hanno preso sempre più piede i droni, leggeri, più maneggevoli e decisamente più economici, e noi di PRO S3 possiamo mettere a disposizione una serie di sistemi aerei a pilotaggio remoto che uniscono praticità e prestazioni elevatissime.
Un esempio? Il nostro Venture LE nella versione Mapper, che monta una camera Sony UMC R10C con obiettivo 16mm a focale fissa, e può rimanere in volo fino a 40 minuti.